Metodi di cottura, Tipi di riso

Riso rosso: benefici e metodi di cottura

Spesso confuso con il riso rosso fermentato, il riso rosso integrale è in realtà un ottimo riso da utilizzare in cucina, buono e versatile. Vediamo quali sono i suoi benefici e tre diversi metodi di cottura: bollito, pilaf e in pentola a pressione.

Si sente spesso parlare di riso rosso e dei suoi benefici a livello nutrizionale, ma attenzione a non confondere due prodotti completamente diversi: il riso rosso fermentato e il riso integrale rosso. Vediamo le differenze.

Riso rosso fermentato: non è il riso che mangiamo!

E’ utilizzato in farmaceutica per produrre integratori in grado di abbassare il colesterolo: si tratta di un comune riso bianco che, messo a contatto con il lievito Monascus purpureus, attiva un processo di fermentazione che sviluppa la monacolina, sostanza ipocolesterolemizzante, che ha l’effetto secondario  di rendere il riso rosso.

Riso integrale rosso: è il riso coltivato per l’alimentazione.

Il riso rosso integrale è un tipo di riso che ha il pericarpo rosso (la buccia che riveste il chicco), grazie alla presenza di antociani, presenti anche nel riso nero. Gli antociani, oltre a conferire il colore rosso al riso, hanno un’azione antiossidante. Il riso rosso si consuma nella sua versione integrale, per cui è ricco di fibre, lipidi e sali minerali. In commercio si trova anche il “riso rosa“, un riso rosso che subisce un processo di lavorazione più profondo e diventa semi-integrale. Il vantaggio è quello di ridurre i tempi di cottura, ma si perdono in parte i benefici nutrizionali del riso rosso integrale.

insalata di riso rosso
insalata di riso rosso

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Come cucinare il riso rosso integrale.

1. Riso rosso bollito

La bollitura è il metodo di cottura più semplice, ma nell’acqua di cottura si disperdono in parte i valori nutrizionali.

Dosi:  100 gr di riso per 500 ml di acqua (rapporto 1:5).

Tempi di cottura: 35 minuti.

  • Versiamo il riso in pentola insieme all’acqua fredda, accendiamo il fuoco e portiamo ad ebollizione.
  • Una volta che avrà preso il bollore, abbassiamo il fuoco, giriamo il riso con un cucchiaio e lasciamo cuocere con il coperchio appoggiato, ma leggermente scostato.
  • Una volta cotto, scoliamo il riso: possiamo raccogliere l’acqua residua per utilizzarla come liquido di cottura per saltare il riso in padella con altri ingredienti.

 

2. Riso rosso in pentola a pressione

La cottura in pentola a pressione è la più veloce e preserva i valori nutrizionali del riso.

Dosi: 100 gr di riso per 200 ml di acqua (rapporto 1:2)

Tempi di cottura: 15 minuti.

  • Versiamo il riso e l’acqua fredda nella pentola, chiudiamo con il coperchio e portiamo la pentola in pressione.
  • Abbassiamo il fuoco e cuociamo per 15 minuti da quando la pentola va in pressione.
  • Spegniamo il fuoco e facciamo sfiatare la pentola prima di aprirla.

3. Riso rosso pilaf

La cottura pilaf preserva i valori nutrizionali del riso rosso e mantiene il chicco integro e lucido.

Dosi: 100 gr di riso per 200 ml di acqua.

Tempi di cottura: 30 minuti.

  • In una padella facciamo scaldare un filo d’olio extravergine di oliva e facciamo tostare il riso per 2 minuti al massimo. La tostatura deve essere veloce, per evitare che i chicchi scoppino.
  • Aggiungiamo l’acqua e mettiamo il coperchio, facendo cuocere a fuoco minimo per 30 minuti.

5 Responses

  1. Salve, sto cercando il riso rosso integrale non thai, cioè a chicchi grossi e non tipo bastati. Non lo trovo più in vendita neanche in negozi bio: ovunque hanno solo il tipo thai. Grazie. Saluti. Lia Bottanelli

  2. Provato a cucinarlo con pentola a pressione,ma dopo quasi un’ora, il riso non era ancora cotto….decisamente non lo acquisterò più….stessa cosa x quello nero….

    1. Buongiorno Roberto, il riso rosso è integrale, la consistenza resta fibrosa, non sarà mai come il riso lavorato bianco.
      Stessa cosa per il riso nero, magari è proprio il riso integrale che non le piace. Grazie per il commento e buona giornata.

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